Siamo quasi primi in Europa!!!! Nei prezzi della benzina…

Questa mappa su jodi.graphics confronta i prezzi della benzina in Europa, con le loro tasse.

Viene fuori che siamo secondi in Europa, tra quelli con le tasse più alte! Solo la Gran Bretagna ha le tasse sulla benzina più alte di noi… il che vuol dire che non appena si concluderà la Brexit… potremmo vantarci di avere le tasse più alte nell’Unione Europea!!! 😂🤣😆🤯😵🤔😢

Vedendo la mappa… i Francesi e i giubbetti gialli stanno facendo quasi una guerra civile contro le tasse sulla benzina, mentre noi che le abbiamo molto più alte… stiamo zitti 🙊🙉🙈

Il nuovo Mac Mini non ha senso

Qualche settimana fa è uscito il nuovo Mac Mini ed ho visto recensioni tipo quella di Tom’s Hardware intitolate “il nuovo Mac Mini è il Mac più versatile per i professionisti” dove fanno il benchmark della versione da TREMILA EURO e dopo aver raggiunto risultati scadenti, concludono con un “comunque, considerando le dimensioni, va bene”. NO!!!! Se uno paga 3000 euro per un computer, come minimo deve ottenere le prestazioni di un PC da almeno 2000 euro, no??? Qua invece ho visto punteggi veramente scadenti!

Ecco qua la lista dei prezzi, dicembre 2018:

  • i3-8100, 8gb RAM, 128gb SSD: 919 euro
  • i5-8500B, 8gb RAM, 256gb SSD: 1269 euro
  • i7-8700B 8gb RAM, 128gb SSD: 1269 euro

In realtà, 128gb di SSD sono veramente pochi, pochissimi se si considera che non è possibile sostituirlo successivamente! Quindi, per un qualsiasi utilizzo che non sia “guardare YouTube e andare su Facebook”, è necessario comprare l’aggiornamento del disco. Aggiornamento che fanno pagare ben 240 euro! Avete capito bene! 128 giga in più per 240 euro! Ma che ha, i bit in oro? Per confronto, un Samsung QVO 860 da 1000 giga costa 150 euro!!!!

Quindi, il Mac Mini “minimo” ha questi prezzi:

  • i3-8100, 8gb RAM, 256gb SSD: 1159 euro
  • i5-8500B, 8gb RAM, 256gb SSD: 1269 euro
  • i7-8700B 8gb RAM, 256gb SSD: 1509 euro

Facciamo un attimo un confronto della potenza del processore, multicore, secondo passmark.com:

  • i3-8100: 8081
  • i5-8500: 11928 (nota: variante Coffee Lake-S)
  • i7-8700: 15138 (nota: variante Coffee Lake-S)

Il Mac Mini con i7, dal costo base di 1269 euro, ha le stesse prestazioni di un sistema con AMD Ryzen 5 2600, dal costo totale di 500 euro! (Processore: 200 euro, Scheda madre: 50 euro, 8 GB RAM: 80 euro, 120 gb SSD: 30 euro, case e alimentatore 60 euro, scheda grafica di 5 anni fa: 20 euro) Certo, c’è il design, il sistema operativo esclusivo, ma secondo me è inaccettabile pagare 1200 euro e avere le prestazioni di un PC che costa meno della metà!

Ma facciamo un confronto con gli iMac attualmente in vendita:

  • i5-7360U: 1349 euro, 21.5 pollici Full HD
  • i5-7400: 1549 euro, 21.5 pollici 4K
  • i5-7500: 1749 euro, 21.5 pollici 4K
  • i7-7700: 1909 euro, 21.5 pollici 4K

Che hanno queste prestazioni nel benchmark multi core:

  • i5-7360U: 5957 (è un processore da portatili, quindi va più piano)
  • i5-7400: 7351
  • i5-7500: 8024
  • i7-7700: 10749

Uhm. Pensavo che la serie iMac avesse un migliore rapporto qualità prezzo e che il Mac Mini di fascia bassa avesse prestazioni equivalenti all’iMac Retina, ma questo si ha solo con le specifiche molto personalizzate. Se si ha bisogno di molta RAM o di memoria, il costo di un Mac Mini si avvicina all’equivalente iMac Retina, e quindi conviene prendere l’altro, che almeno ha uno schermo che vale i soldi pagati.

In conclusione: il vecchio Mac Mini, malgrado avesse un processore da portatili a 1.4 Ghz (i5-4260U), vecchio di ben QUATTRO anni, che faceva pietà (punteggio: solo 3557!!), al prezzo di 500 euro si poteva giustificare anche per chi utilizzava il Mac solo per Facebook e YouTube, con occasionalmente un po’ di Pages e iMovie, ma ora? Visto il prezzo e vista la carenza nella parte grafica l’unica fascia di mercato che è interessata a questo prodotto è chi fa il programmatore per iOS, ma se uno lo fa di mestiere, forse è meglio se usa un iMac di fascia alta, almeno ha un bello schermo ad alta definizione, no?

Che ventola utilizzare in uno Zyxel NSA320

Beh, questo è un post decisamente di nicchia, visto che lo Zyxel NSA320 è fuori produzione da qualche anno, rimpiazzato dal modello successivo, lo Zyxel NSA326.

Questo Zyxel è un NAS, ovvero un disco da utilizzare in rete, con due slot SATA per utilizzare due dischi in RAID 1: se se ne rompe uno, rimane una copia di riserva per il recupero.

Ne possiedo uno da 4-5 anni, ed è un buon prodotto, ma stando acceso 24 ore su 24, la ventola prima è diventata rumorosissima, poi ha smesso di funzionare del tutto! Senza ventola il processore ha iniziato a raggiungere temperature da paura, 75 gradi!

Passiamo quindi alle specifiche della ventola: è una ADDA AD-0612MX-G76, 12V, di dimensioni 60x60x10 mm. Questo modello specifico costa 20 euro ed è assurdamente caro. Visto che comunque il connettore è uno standard a 3 pin, è sufficiente comprare una ventola di queste dimensioni.

Ho comprato questa ventola Startech a 6 euro, è più silenziosa ma allo stesso tempo emette un sibilo ad alta frequenza un po’ fastidioso. Forse quest’altra ventola, che costava 1 centesimo di meno sarebbe stata migliore. Su eBay si trova anche a 3 euro + 2 di spedizione, ma visto che odio eBay ho preferito spendere di più e prenderla da Amazon.

Inoltre, visto che il processore non ha alcun dissipatore (!!! assurdo) ma si accontenta di avere la ventola a 5 cm di distanza, ho comprato anche questi piccoli dissipatori pensati per il Raspberry Pi, ho usato quello grande sul processore e 4 piccoli sui chip della RAM accanto. L’unica cosa è che, visto che non mi fido molto dell’attacco biadesivo, che magari si può scollare con la temperatura e cadere, facendo corto circuito sugli altri componenti, ho appoggiato il NAS di lato invece che tenerlo in posizione normale.

Ps: Ho anche uno Zyxel NSA325, ma la dimensione della ventola in questo modello è diversa

Scaricare illegalmente i giochi del Wii U è scandalosamente facile

Di solito la vita del pirata è difficile, magari cerca un gioco in particolare uscito qualche anno fa, lo trova su quei siti con i con 200 popup, con il gioco da 20 giga spezzettato in 50 link di uploaded.to, tutti da passare attraverso la pubblicità di ad.fly, captcha, attese, ecc… e poi magari dopo aver perso 3 giorni per il download, scopre che i 50 file rar scaricati sono protetti da una password sconosciuta introvabile. Oppure va a finire che il file rar numero 43 non si può scaricare. Oppure in realtà il contenuto non è quello che voleva.

Insomma, a meno di far parte di una ristretta cerchia di “pirati professionisti” iscritti a qualche community/tracker privato superfornito è sempre stato complicato scaricare giochi illegalmente.

Ma ora con Steam, GOG, Origin, Humble Bundle, è veramente facile e conveniente comprare un gioco. Voglio giocare a Battlefield 1? Bam, vado su Origin e con 4,98 euro lo posso scaricare su tutti i miei PC, salvataggi in cloud, aggiornamenti automatici, niente crack, niente problemi di “manca una DLL”, niente rischi di virus, nessun problema col multiplayer online ecc…

E poi alla fine non funziona perché non compatibile con la scheda video? Nessun problema, chiedi il rimborso! Quindi, su PC la pirateria è solo per gli accaniti. A meno che non si voglia giocare a giochi usciti da pochissimo, con i saldi e le offerte i giochi sono accessibili per tutti. Su Steam ho oltre 200 giochi spesso presi “senza pensare” perché c’era un bello sconto.

Sul mondo console non ci sono tutti questi sconti per i giochi digitali perché non c’è concorrenza. Un gioco per PlayStation 4 o lo compri in bluray in un negozio, o digitale su PSN. La pirateria su PS4 è abbastanza complessa e non è a portata di tutti. Inoltre non vogliono far fallire tutti i rivenditori di giochi fisici che comunque fanno un bel lavoro di marketing. I giocatori devono mettersi in testa che un gioco appena uscito costa 80 euro, dopo qualche mese 60, poi magari può scendere a 30-40.

E quindi un gioco digitale bloccato sul tuo account, salvo rare offerte speciali, costa come un gioco fisico, che almeno puoi rivendere o prestare agli amici.

Comunque sia Sony sia Microsoft hanno fatto un buon lavoro per i loro store digitali: con i giochi inclusi nell’abbonamento del PS Plus o del Xbox Live Gold, è possibile trasferire le licenze d’uso tra le varie console di mia proprietà, i salvataggi e gli achievement/trofei sono salvati online, ecc…

Rimane Nintendo, che ha lanciato il suo servizio di giochi online, il Wii Shop nel lontano 2006.

Servizio secondo me PESSIMO, i giochi sono:

  1. Bloccati sul numero seriale della tua console! Se ti si rompe, perdi tutti i tuoi acquisti!! Assurdo!
  2. Carissimi, 8 euro 800 punti per un gioco Super Nintendo vecchio di 20 anni mi pare assurdo
  3. Poco onesti, i prezzi sono tutti in punti, con ricariche da 20 euro = 2000 punti. Se compro 2 giochi Super Nintendo a 800 l’uno, poi ho 400 punti = 4 euro inutilizzabili, E i punti rimangono sempre bloccati sul Wii in cui li hai caricati…
  4. Di bassa qualità: a causa della poca memoria del Wii e dell’impossibilità di eseguire i giochi direttamente da SD senza copiarli prima nella piccola memoria interna, la maggior parte sono sotto i 32 mb: difficile includere molte texture, filmati, audio, musiche
  5. Non trasferibili alla generazione successiva. Compri un Wii U? Devi ricomprare anche i giochi che hai comprato (a prezzo scontato, almeno)

Finalmente nel 2012 con l’eShop del Wii U hanno risolto molti di questi problemi, e finalmente è possibile riscaricare i propri giochi su una console diversa.

Peccato che l’infrastruttura è veramente un colabrodo!

Normalmente un client che scarica un contenuto ad alto valore dovrebbe comunicare al server così:

“Ciao sono Magnetic_dud, hash password fvldkvjwerklvj, ID hardware autorizzato vldvknwelvj, chiedo i file di installazione del gioco XXXXXX”

Il server verifica che tutti i dati, user, password combacino, verifica se il gioco è stato comprato, e invia i file di installazione.

Invece il client del eShop Nintendo, comunica così:

“Ciao questa è la ricevuta di acquisto del gioco XXXXX, mi dai i file di installazione?”

Il server vede che la ricevuta di acquisto è valida, e invia i file di installazione.

Ma che succede per esempio… se la ricevuta d’acquisto viene copiata? Incredibilmente, viene inviato lo stesso, non viene fatto alcun controllo!

Quindi, ci sono siti come wiiu.titlekeys.gq (non funziona perché chi lo gestisce si è dimenticato di rinnovare il dominio – è comunque raggiungibile tramite indirizzo IP) dove i vari pirati si scambiano le ricevute di acquisto dei giochi!!!

Una volta che uno, visitando il sito, sa qual è il codice del gioco, gli basta darlo in pasto a un semplice script Python come FunKiiU e voilà, in pochissimo tempo hai il gioco originale, aggiornato all’ultima versione, con tutti i DLC!!!

Vuoi scaricare Super Mario Maker? Basta andare sul sito dove i pirati si scambiano i ticket (ce ne sono oltre 2000 al momento), cercare il codice del gioco, copiarlo e poi scrivere:

python FunKiiU.py -title  000500001018dd00 -onlinetickets

e inizia il download!!!

Vuoi scaricare TUTTI I GIOCHI PER WII U???? Scrivi:

python FunKiiU.py -region EUR

e inizia il download di TUTTI i giochi europei!!!!! Assurdo!!!

Il Wii U è facilissimo da sbloccare, non è blindatissimo come PS4 o Xbox One, resto allibito a vedere come sia facile scaricare i giochi dei server ufficiali senza pagarli!

Possibile che siano passati anni e ancora non abbiano chiuso questa falla??? Eppure per loro sarebbe facilissimo individuare le ricevute pirata: basta contare il numero di download. Se un ticket per Super Mario Maker è stato riscaricato 80mila volte, sarà stato un utente legittimo o no??

A caccia del Wumpus

Leggendo l’ebook dedicato ai computer anni ’60 e ’70 dell'”antiquario digitale” ho scoperto l’HP 2100, un computer capace di far lavorare fino a 32 utenti in contemporanea.

Questo computer non aveva schermi, ma scriveva tutto su carta su una specie di “stampante/tastiera” chiamata telescrivente.

Tutto ciò che appariva a schermo, invece veniva effettivamente stampato sulla carta della telescrivente, che poteva anche essere situata lontano, collegata telefonicamente.

Questo computer costava oltre 100mila dollari, quindi l’utilizzo era riservato a scopi di ricerca e di affari. E ovviamente anche per i giochi. Questo è un gioco che è possibile giocare ancora adesso scrivendo

telnet mickey.publicvm.com

il vostro PC si collegherà a questo simulatore di HP-2100 e vi farà giocare a questi giochi “primordiali” (nota: su alcune versioni di Windows, il comando telnet non è incluso di default)

Come funziona? Prima di tutto bisogna immaginarsi di essere in una caverna con 20 cave, tutte collegate tra di loro. Ecco un disegno del programmatore originale:In una cava potrebbe esserci un burrone, mortale, dei pipistelli giganti che ci porteranno in un’altra cava a caso, oppure il mostro da uccidere. Se contiene il mostro, si potrebbe spaventare e spostarsi in una adiacente (75% probabilità), oppure potrebbe mangiarci (25%).

Via via che la telescrivente stampa la nostra avventura, bisogna immaginarsi la mappa:

Certo, per gli standard attuali è un gioco schifoso, ma è comunque interessante vedere come erano i giochi 45 anni fa.

Ho fatto un video gameplay:

Oppure potete provare questa versione per il browser: https://osric.com/wumpus/

Un salto negli anni ’80

Leggendo gli articoli “storici” di Filfre.net e guardando la serie Halt and Catch fire, mi è tornata la nostalgia di quando giocavo con il mio AMD 386 DX, rimasto in servizio fino alla fine degli anni ’90.

Quindi ho subito scaricato PCem e 86box, cercando le ROM dei bios dei miei vecchi PC. Ci sono stati problemi a non finire, dei quali parlerò in seguito. Poi ho trovato IBMulator e mi è subito venuto in mente il vecchio PS/1 del mio amico. Malgrado il fatto che quando fosse uscito (1990) fosse già obsoletissimo (processore 286 quando stavano iniziando ad uscire i 486), mi fece tantissima impressione per via del sistema operativo “semplificato” a caricamento istantaneo.

In pochi minuti sono riuscito a trovare tutti i file necessari su https://ps1stuff.wordpress.com/download/downloads-for-type-2011/ (pure in italiano!!!) e mi sono messo subito a fare l’installazione iniziale sul disco (per chi lo comprava nuovo questa operazione era già fatta, bastava solo attaccare la spina)

L’emulatore è spettacolare, simula tutti i suoni del floppy, e anche la grafica distorta del monitor a tubo catodico. Peccato che simuli anche la ventola, che all’epoca era molto rumorosa 😅

Ho avuto qualche intoppo iniziale per far caricare il sistema operativo di recupero dal floppy. Quel errore “premere F1” all’avvio, significa che è cambiato qualcosa nel sistema, per esempio è stato aggiunta memoria o un disco, bisogna confermare il tutto eseguendo la “configurazione”

In totale ci ho messo una quindicina di minuti, per copiare 5 mega di dati da 4 floppy… ecco quanto erano lenti i floppy!

Proporre upselling senza saperlo fare?

Upselling è una tecnica di vendita per convincere il cliente a comprare un prodotto più costoso di quello che voleva, lasciandolo comunque contento.

Ovviamente il venditore deve avere talento, altrimenti si rischia il contrario, che il cliente si senta ingannato e vada via senza acquisto. È esattamente quello che mi è successo oggi, pensavo di spendere 175 euro, il venditore mi ha quasi forzato a spenderne 550, quindi stavo per andarmene via…

Ecco i dettagli: mi servivano un paio di occhiali da battaglia, e avevo un budget ridottissimo perché tanto me li devo mettere raramente e poi sono da battaglia. (che se si rompono o si perdono non me ne frega nulla)

Entro, chiedo prezzi, “all’incirca 75 euro la montatura + un centinaio per le lenti”

Bene, ho un budget di 200 euro, perdo un’ora tra scelta della montatura e della gradazione lenti, arrivo in fondo.

Allora, la montatura viene 65 euro, in totale sono 553 euro.

??? Scusate, ma non veniva 175 euro???

No, ma queste lenti hanno il filtro anti luce blu, filtro UV, trattamento oleofobico, trattamento antiriflesso, polarizzazione, garanzia totale di 2 anni anche su furto e danni accidentali, e in più il prezzo include un altro paio di occhiali del valore di 150 euro

Si ma io non me ne faccio di niente di un’altro paio, togliamolo.

Non si può

Allora, sono un po’ spiacente, ma non ho il budget per una cosa del genere, mi serve una cosa economica che se si rompe non me ne freghi niente, non un oggetto premium così caro, ci devo pensare sopra, lasciamo un attimo in sospeso

Il prezzo non è un problema, perché con la finanziaria si può rateizzare in 12 rate, queste sono lenti di qualità professionale, il prezzo è veramente economico…

Si ma comunque le rate le devo pagare io, non sono soldi magici. Poi, quasi per fortuna, suona il telefono: mi chiamano da lavoro, devo rispondere e ci resto una mezz’oretta.

Al ritorno dalla telefonata, il commesso è andato alla pausa pranzo ed è stato sostituito. Spiego il problema:

  1. ho un budget di 200 euro
  2. pensavo di spenderne 175
  3. non ho intenzione di pagare 500 euro per un occhiale che mi metto 5 giorni all’anno
  4. non ho intenzione di pagare 150 euro in più per un’altro paio di occhiali che non uso

L’addetto mi fa:

Guardi che questi occhiali costano 175 euro, mica 550! E l’altro paio di occhiali è in regalo, non bisogna pagare 150 euro in più!

??? Il suo collega mi ha appena mostrato un preventivo di 550 euro + 150 per l’altro paio!

Guardiamo insieme il dettaglio:

  • Montatura: 65 euro
  • Lenti ultrasottili con tutti i trattamenti e filtri, UV: 279 euro
  • Filtro anti luce blu: 60 euro
  • Polarizzazione lenti: 100 euro
  • Assicurazione di 2 anni contro danni accidentali: 49 euro
  • Include un buono sconto di 150 euro per l’acquisto di un altro paio

Ah! È un buono sconto, non devo pagare niente di più! Comunque spiego che a me serve una cosa da battaglia che indosserò 5 volte in un anno, quindi deve costare di meno e chi se ne frega della qualità.

L’assicurazione poi è inutile, perché sono 50 euro all’acquisto e 100 euro di franchigia (20% del valore) se si rompono entro 2 anni. Quindi pago 50 euro se non si rompono e 150 se li rompo entro due anni. Statisticamente non conviene, non la voglio!

Allora il prezzo è di 175 euro!

Poi, mi mostra la differenza tra le lenti, me le mette in mano. Effettivamente il prodotto più caro ha una qualità più elevata, ma a me serve qualcosa di economico…

Mi ha fatto presente che comunque, anche con le lenti più economiche, c’è un buono sconto per degli occhiali da sole o da vista, perché non approfittarne?

Buona idea, così mi metto a guardare un altro paio di occhiali da sole… ma quelli che mi piacciono sono abbastanza cari, quindi mi propone… perché non prendere gli occhiali da sole cari con le lenti full optional polarizzate, filtro uv, ecc ecc, e utilizzare il buono sconto per avere il paio economico gratuitamente? Mi ha convinto!

Sono uscito dal negozio con uno scontrino di 400 euro invece che 175…

Come utilizzare GLS weblabeling con un browser più moderno

Se si fa un contratto di spedizione con il GLS, si scopre che purtroppo è necessario utilizzare Internet Explorer e ActiveX per stampare le etichette. Ma che siamo, nel 2003? C’è un modo di stampare le etichette anche con Firefox e Chrome!

Andare dentro parametri personali:

Scegliere formato etichetta A6 invece del foglio A4

A questo punto, andando dentro Gestione Etichettatrice/Stampanti, scegliere “Stampa in PDF”, fare il segno, e cliccare su “Utilizza dispositivo” Fatto! Adesso quando ci sarà da stampare un’etichetta, anche utilizzando Firefox o Chrome, viene fuori un PDF e quindi si stampa scegliendo i parametri corretti ✌

World of Diving in VR: andiamo sott’acqua?

Avevo scritto questo come un post sul nuovo forum, poi le parole sono diventate più di quanto pensassi e ho deciso di metterlo anche sul blog 😚.

World of Diving è un gioco veramente interessante per il VR: un simulatore di esplorazioni sottomarine.

Peccato che… non funzioni per niente! Sto lì davanti al pulsante per iniziare la sommersione, ma non succede nulla! Non appaiono nemmeno le mani! Premo il touch sul controller, appaiono gli strumenti, ma non è possibile camminare.

I programmatori sono famosi, hanno fatto Arizona Sunshine che è uno dei giochi per VR più definiti ad oggi, ma… siccome questo world of diving non è stato un gran successo commerciale, l’hanno abbandonato, lasciandolo però in vendita a 20 euro! (Io l’ho pagato 2, durante i saldi)

Sembra che non sia possibile utilizzare i controlli motion in piedi, ma si debba usare un controller standard, da seduti. Così perdo tutta l’immersione del gioco!

La traduzione in italiano è abissale, tradotta in automatico. La prima frase che si trova, “press L trigger to walk”, diventa “stampa L grilletto per cammina”

Ho fatto un solo screenshot del gioco: