Imparare il giapponese con Pokémon Verde
Pokémon è una delle serie di videogame più popolari: dal 1996 al 2018 i giochi della serie principale hanno venduto oltre 200 milioni di copie, ci sono decine di spin-off e il tutto ha avuto inizio da un’idea di Satoshi Tajiri.
Cresciuto alla periferia di Tokyo, all’epoca l’area non era molto urbanizzata, c’erano campi di riso, boschi e fiumi. Ma via via che la città si espandeva, la natura veniva spinta sempre più lontano e con essa gli insetti. Da piccolo infatti era affascinato da loro, più ne cercava e più ne trovava, sempre diversi, collezionandoli.
Quando nel 1989 è uscito il Game Boy, gli è subito venuta in mente l’idea di utilizzare il cavo di comunicazione per scambiare dati tra due giocatori. Negli anni successivi ha quindi affinato l’idea completando il lavoro nell’ottobre del 1995. Inizialmente, visto che ormai l’interesse del pubblico per il Game Boy stava svanendo, con una versione a colori quasi in arrivo, il team era preoccupato che Nintendo non approvasse il progetto. Così non è stato, anzi, dietro suggerimento di Shigeru Miyamoto il gioco è stato diviso in due versioni molto simili per fare in modo di incentivare gli scambi tra amici. Il 27 febbraio 1996 furono messi in vendita in Giappone Pokémon Rosso e Pokémon Verde.
E dov’è la versione Blu? Fu lanciata in Giapponese sei mesi più tardi, con diverse modifiche nei dialoghi e nelle grafiche. Le versioni occidentali sono basate su questa versione.
Quindi, proviamo a giocare insieme a Pokémon Midori (verde)!
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Hiragana e Katakana
Prima di tutto u00e8 fondamentale accertarsi di poter leggere che cosa c'u00e8 scritto a schermo, anche se per ora non possiamo capirlo
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Come facciamo a ricordare tutto?