Xiaomi e Oppo in gara per prendere il posto di Huawei

Con l’editto di Trump che vieta alle ditte americane di avere relazioni commerciali con Huawei, adesso non possono più immettere sul mercato nuovi telefoni. (O almeno: se lo fanno poi non possono mettere il Play Store… rendendo invendibile e inutilizzabile un telefono altrimenti eccezionale come il Mate 30)

Per ora arginano il problema prendendo modelli vecchi, cambiando solo la parte estetica esterna ma mantenendo tutti i componenti interni. Per esempio hanno preso il P Smart Z, uscito a marzo 2019, hanno lasciato inalterati tutti i componenti interni e lo stanno rivendendo come come il “nuovo” Honor 9X. Essendo, dal punto di vista elettronico e di software, uno Huawei P Smart Z, non c’è bisogno di avere la certificazione da parte di Google: l’hanno già ottenuta mesi fa!

E in questo modo, prendendo un modello vecchio e facendo finta che sia nuovo, possono continuare a sfornare “nuovi” modelli per qualche altro mese.

Però, con la situazione attuale, le vendite scendono e con esso anche il budget per la pubblicità. Rimane quindi uno spazietto nel mercato che Oppo e Xiaomi stanno cercando di guadagnare con prepotenza, facendo pubblicità in TV e facendo accordi commerciali con rivenditori, per avere espositori dedicati. Solo 6 mesi fa vi sareste immaginati un espositore Oppo o Redmi da Mediaworld?

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